Carico simmetrico…?

Gentile dott. Giussani
sto alle prese con un diffusore che utilizza come woofer il Ciare HW203 (non utilizzi quelli archiviati in Bass 30 perché sono diversi da quelli attuali).
Dato che il woofer lo consente, ho simulato un’allineamento QB3 n°1 i cui risultati sono questi:

VB=17 l FB=50 Hz F-3dB=64 Hz

A questo punto, al posto del solito tubo di accordo, vorrei utilizzare un passivo e precisamente l’HP200 che lei conosce molto bene e per fare questo mi sono affidato alla spiegazione che lei ha dato al sig. Petrosino meno di un mese fa.
Da quanto ho potuto capire bisognerebbe accordare la frequenza di risonanza del passivo a quella di accordo dell’altoparlante e per fare questo bisognerebbe tarare la massa del passivo simulando che venisse montato in cassa chiusa priva di assorbente nello stesso volume di carico dell’altoparlante.
In base a queste considerazioni per ottenere una frequenza di risonanza del passivo di 50 Hz in un box di 17 lt, dovrei aggiungere una massa di circa 16 grammi.
Lei che ne pensa ?

Inoltre, mi scusi se abuso della sua pazienza, ho notato che lei non ha mai utilizzato una configurazione in carico simmetrico (sia singolo che push-pull).
Forse non lo ritiene abbastanza “musicale” ? oppure vi sono altri motivi tecnici che non le fanno preferire questo tipo di configurazione ?

Grazie,
Michele Casaburi (Casandrino – NA)


Non avendo tempo di rifare i conti, posso però azzardare che, essendo giusto il procedimento che mi descrive, salvo errori dovrebbero esserlo anche i risultati.

Quanto al “carico simmetrico”… Certamente mi piace molto poco. Ma non ho nemmeno mai avuto un motivo che mi spingesse ad usarlo.

Come era successo fino ad oggi anche con il baffle infinito (mentre ora ne sto costruendo uno). Ma, se è solo per questo, non ho mai progettato e costruito nemmeno un transmission-line, ad esempio…

Il fatto è che le mie condizioni iniziali di progetto “prescindono sempre” completamente dal sistema di carico alle basse frequenze.

Solo dopo avere fatto tutte le ipotesi necessarie per ottenere i risultati di ascolto desiderati e solo dopo avere scelto anche i relativi altoparlanti… Mi trovo, ovviamente, a dover decidere anche quale sistema di carico preferisco o sono costretto ad impiegare in quel caso.

Come vede è una cosa abbastanza facile da spiegare, ma sicuramente difficile da capire per chi è abituato da sempre al comportamento delle Case che progettano per vendere.

E che, giustamente per loro, ritengono utile caricare di molti valori (più o meno giustificati) una loro scelta per un determinato sistema di carico effettuata comunque “a priori”…