Le curiosità di Monaco High End 2017 (prima parte)

Tornare a Monaco di Baviera, dopo due anni di assenza, è stato molto interessante. La 36a edizione del Munich High End, con 538 espositori provenienti da 44 paesi, si è rivelata un punto di  riferimento per l’intero settore.

Da anni la manifestazione si svolge al MOC di monaco, uno dei centri fieristici più belli che mi sia capitato di visitare. La particolarità del MOC è quella di avere innanzitutto tanto spazio a disposizione. Spazio che permette di organizzare nelle grandi hall un percorso continuo di stand, alcuni dotati anche di sala di ascolto interna perfettamente insonorizzata. Nella parte superiore poi la presenza di moltissime grandi stanze, tutte perfettamente isolate acusticamente, permette agli espositori di avere ambianti di ascolto al top, migliori certamente di quelli ottenibili negli hotel dove si svolgono la maggior parte della manifestazioni simili.

La manifestazione bavarese negli anni è diventata la più importante manifestazione europea di apparecchi per l’alta fedeltà; Al Monaco High End vengono messi in mostra la quasi totalità dei marchi, specialmente di quelli più importanti e rappresentativi.

In questo piccolo reportage, non descriverò tutti gli apparecchi presenti al MHE, sarebbe impossibile, né tutte le novità. Mi soffermerò invece su quello che mi ha più colpito, positivamente e nagativamente; una sorta di “passeggiata” all’interno della mostra tra amici appassionati di hi-fi, attratti dagli aparecchi e dai marchi più interessanti, e dalle curiosità.

 

Riviera

Marchio italiano giovanissimo, nato appena a gennaio 2017, caratterizzato da una estetica un po’ retrò, creata apposta,secondo me, per dare l’idea di qualcosa di ‘vintage’.

Riviera AIC-10
L’ampli per cuffia AIC-10

Erano esposte diverse elettroniche, tutte particolari. A partire dai due amplificatori per cuffia AIC-10AFC-10, talmente potenti (10+10 w) che sono capaci anche di pilotare degli altoparlanti ad alta efficienza.

Circuitazione ibrida, valvole più BJT più mosfet, ed in Pura Classe A, Zero Feedback e uscita per una coppia di altoparlanti sono le caratteristiche peculiari.

L’AFC-10 presenta sul frontale solo le uscite per due cuffie (XLR e Jack) più l’interruttore degli altoparlanti, l’AIC-10 ha in più un selettore di ingressi (3 linea RCA) e il volume.

Altrettanto interessante il preamplificatore APV-01, caratterizzato da una circuitazione audio interamente a valvole, Zero Feedback ed in Classe A, completato da una alimentazione a stato solido, con i più la comodità di avere il telecomando per tutte le funzioni.

Infine il finale AFM-50, un amplificatore finale mono ibrido, Zero Feedback ed in Pura Classe A, che eroga 50W su 8 ohm.

Riviera APV-01 Riviera AFM-50
Il pre linea APV-01 Il finale mono AFM-50

 

Tutte le elettroniche Riviera sono progettate da Luca Chiomenti, conosciuto per le sue precedenti collaborazioni con varie riviste italiane ed internazionali, tra cui Fedeltà del Suono e Costruire HiFi, e per la progettazione degli stadi di potenza della Linea 2000 di amplificatori Galactron.

www.rivieralabs.com


In bella mostra tutte le schede elettroniche di amplificatori in classe D della olandese Hypex, con sede nella cittadina di Groningen. La gamma dei loro prodotti è molto completa e diversificata, ma la Hypex è famosa soprattutto per i moduli di amplificazione in classe D.

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Da sinistra l’NC100HF, specifico per i tweeter, l’NC122MP, da 2×125 W/4 ohm, l’NC250MP monofonico da 250 w/4 ohm, l’NC252, stereo da 2×250 W/4 ohm, l’NC500MP mono da 500 W/4 ohm ed infine l’NC502MP, stereofonico da 2×500  w/4 ohm.

Hypex Electronics B.V.


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Il giradischi ha fatto sicuramente la parte del leone a questa edizione di Monaco High End. Se ne sono visti di tutte le forme e tutte le dimensioni, da quelli enormi e pesantissimi, che basano le loro caratteristiche sulla “massa” e sulla pesantezza, a quelli piccoli e leggeri, anche da appendere al muro.

Mag-Lev ha sviluppato il suo giradischi attorno al principio della “levitazione”. Il piatto con il disco è sollevato magicamente dalla base e fluttua nell’aria senza alcun vincolo visibile. In realtà il vincolo c’è ed è magnetico. Un sistema di magneti tiene sollevato il piatto finché è in movimento. Appena il disco di ferma tre piedini si sollevano dalla base e lo mantengono sollevato.

 Indubbiamente il risultato è molto scenografico. Il disco “fluttuante” farà sicuramente rimanere di stucco i vostri amici, soprattutto quelli meno smaliziati.

Peccato che però il sistema non funzioni. Mi correggo: il sistema funziona benissimo, il disco rimane sollevato dalla base in maniera molto stabile, ma questa “sospensione” non impedisce ad esempio che il suono di due dita che tamburellano sul tavolo dove è poggiato il giradischi non rientri attraverso i piedini smorzanti, che evidentemente tanto smorzanti non sono, e che sia trasmesso alla puntina dal braccio, che non è sollevato ma è invece solidale con il telaio. Risultato: Ho visto giradischi tradizionali, anche di prezzo non eccessivo, molto più “sordi” di questo Mag-Lev. Peccato, poteva essere una buona idea, se solo avessero tenuto sollevato anche il braccio.

Mag-Lev Audio


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Una altro noto marchio produttore di giradischi, aveva in mostra tutta la sue gamma, composta dai modelli molto semplici della linea Elemental ed Essential, fino ai più elaborati Classic e Signature. Il modello che più mi ha incuriosito è stato certamente il Vertical Turntable

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Il Vertical Turntable, essenzialmente non è altro che un giradischi capace di lavorare in posizione verticale, appeso al muro oppure poggiato su dei piedini smorzanti.

dsc09505Molti si chiederanno del perché di un simile progetto. Io posso solamente ricordare che di giradischi verticali in passato ce ne sono stati diversi, proposti anche da marchi molto famosi, come Sony o Technics. Inoltre, da un punto di vista puramente meccanico, una volta equilibrato il braccio ed escogitato un modo per mantenere la puntina aderente al disco, qualsiasi giradischi potrebbe funzionare in verticale. In questo caso poi il giradischi viene fornito già completo di testina, con l’antiskating e la forza di appoggio già tarati. Non si dovrà quindi fare altro che appendere il giradischi alla parete (o appoggiarlo su una mensola), collegare i cavi e via, l’ascolto è servito. Se poi avete acquistato la versione wireless, con collegamento bluetooth, non dovete neanche collegare i cavi.

Siccome sono curioso, ho guardato molto da vicino questo giradischi ed ho scoperto che la pressione della puntina sul disco è regolata nientepopodimeno che da una semplice molla, come visibile nella foto di seguito.

 

Project Audio


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dsc09507Lake People electronic GmbH sviluppa, produce e distribuisce prodotti in ambito professionale, per la trasmissione, la televisione, gli aeroporti, le sale espositive, teatri e le installazioni su larga scala. Violectric è un marchio e una linea di prodotti di Lake People specialmente destinati al mercato Hi-Fi e High-End.

Esposto al MHE c’era l’amplificatore per cuffia HPA V220. Dotato di numerosi ingressi, sia analogici (bilanciati e non) sia digitali, e di un controllo del volume manuale o telecomandato mediante potenziometro motorizzato, questo amplificatore è caratterizzato da un ridotto guadagno, che garantisce un bassissimo rumore, un alto voltaggio di uscita, anche grazie alla circuitazione alimentata a 60V, che gli permette di pilotare anche cuffie ad alta impedenza, e da un alto fattore di smorzamento.

 

Violectric


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Un altro marchio italiano presente al MHE era Pop Speakers.

dsc09512Nato da pochissimo, Pop Speaker è specializzato nella lavorazione del multistrato di betulla, con cui realizza tuttii cabinet dei suoi diffusori. Molti i sistemi interessanti. Il più originale è senza dubbio l’Active Loudspeaker, Caratterizzato da un’estetica moderna ma allo stesso tempo un po’ anni 70. L’Active Loudspeaker è un altoparlante a due vie, con woofer e tweeter separati, nonostante la griglia frontale faccia pensare ad un coassiale.

dsc09513 Lo stand in legno lo rende quasi “vivo”, nel senso che quasi ci si aspetta che improvvisamente si metta a camminare. IL sistema di trasmissione è bluetooth e l’amplificazione è posta su una sola delle casse, mentre l’altra è passiva ed è collegata a quella attiva mediante una classica coppia di fili.

Molto bella è la finitura del mobile, realizzato tutto in multistrato di betulla, e finito a cera.

 

Pop Speakers


 Continua…

 

 

 

 

 

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