Equalizzazione

Buongiorno,
volevo sapere cosa ne pensa dell’equalizzazione “leggera” di un ambiente, ho letto gia qualche sua risposta sulla rubrica di posta, e siccome ho appena acquistato un DBX 1231 ero interessato al suo parere.
Ho letto che sconsigliava una equalizzazione totale tipo DRC, all’inizio avevo optato per acquistare un microfono per misurazioni ed effettuare una correzione con relativa analisi spettrale, ma ho notato che nel mio caso, abbassando di 3-4 dB le frequenze da 125 a 400 Hz, ottengo gia il risultato voluto, ovvero eliminare quel fastidioso effetto “scatola da scarpe”, presente nelle mie DCM3000.
Mi interessava sapere se secondo Lei può essere utile comunque una correzione ulteriore con una attenta analisi dell’ambiente oppure, se l’orecchio è già soddisfatto così, di lasciar perdere (visto che tra scheda audio e microfono la spesa è circa 300 euro).
Grazie anticipatamente.

Massimiliano Landi (Torino)


Caro Massimiliano,

Effettivamente la parola “equalizzazione” abbinata direttamente a quella “ambientale” non mi trova molto d’accordo… Sono intervenuto su questo argomento numerosissime volte cercando di supportare le conclusioni delle mie sperimentazioni con ragionamenti che considero condivisibili abbastanza facilmente, ma purtroppo a proposito di questo argomento ho spesso la spiacevole sensazione di non essere ancora riuscito a spiegarmi completamente.

A questo punto, credo che la cosa migliore per tentare di chiarire una volta per tutte di cosa sto parlando, sia rimandare ancora una volta al testo sul mio sito personale.

Mentre, per rispondere alle tue specifiche domande, credo non sia male prendere le mosse proprio da questa frase che tu stesso hai scritto:

“…abbassando di 3-4dB le frequenze da 125 a 400 Hz, ottengo gia il risultato voluto, ovvero eliminare quel fastidioso effetto “scatola da scarpe”, presente nelle mie DCM3000…”

Ora, io so che le tue DCM-3000 sono state riparate sostituendo i woofer con due 38cm di produzione Ciare odierna, che nessuno potrà mai giurare abbiano la stessa identica risposta in frequenza di quelli usati da me negli anni ’70. Sono senza dubbio molto simili, ma la correzione che hai dovuto apportare potrebbe dipendere da differenze intervenute negli anni e a noi non note.

E proseguirei sottolineando che tu stesso scrivi: “… l’orecchio è gia soddisfatto così…”.

E, allora, per quale dannato motivo dovresti attrezzarti per fare delle misure? Che oltretutto su quella gamma di frequenze sono oltremodo complicate, da eseguire in ambiente d’ascolto in modo sicuramente attendibile?

Diverso caso naturalmente sarebbe se, al di là della messa a punto dell’impianto con le DCM 3000, tu volessi cominciare a sperimentare e verificare i tuoi ascolti in modo tecnicamente più evoluto e completo. Cosa che potrebbe proiettare il tuo hobby verso nuovi e forse ancora più gratificanti traguardi.

E in questo caso non potrei che spronarti a farlo, pur non senza farti notare che io stesso, avendo intrapreso quella strada circa quarant’anni fa, a tutt’oggi la mia ricerca non l’ho ancora finita…

Volendo riassumere in poche parole l’opinione che mi richiedi sull’equalizzazione ambientale leggera dirò quindi che secondo me per renderla accettabile basterebbe eliminare la parola ambientale e sostituirla con “di interfacciamento”. Ovvero: quello che dobbiamo casomai correggere non è l’ambiente in quanto tale, bensì il funzionamento di quel particolare impianto interfacciato con quel particolare ambiente.

In effetti, anche le mie GR NPS-1000, installate a casa di mio figlio, hanno avuto bisogno di un intervento di “equalizzazione di interfacciamento”, proprio sulla gamma medio-bassa. E l’ho effettuato personalmente utilizzando il mio Behringer Ultracurve Pro (sia come analizzatore di spettro a terzi d’ottava che come equalizzatore grafico)… Ma, naturalmente, stando bene attento (ricorda quello che hai letto ai link postati più sopra…) a non superare mai i +3 dB…