Bartolomeo Aloia

Autore Topic: Bartolomeo Aloia  (Letto 5275 volte)

Offline Renato Giussani

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Bartolomeo Aloia
« il: 25 Gennaio 2014, 09:00:42 »
La pagina Wikipedia di Bart:


Gli amplificatori
a valvole e a stato solido (ottenibili anche in kit di montaggio) di sua produzione, vengono ancora commercializzati con il marchio riportante il suo cognome.
Bartolomeo Aloia iniziò ad occuparsi di elettronica verso la metà degli anni cinquanta; in giovane età fu allievo dell'Accademia Militare di Modena, durante lo stesso periodo frequentò corsi di Ingegneria.
Terminata l'Accademia, dalla quale uscì con il grado di Sottotenente, Aloia andò a svolgere servizio operativo militare nel corpo degliAlpini specializzato in trasmissione radio.
Ha collaborato in passato anche con riviste specializzate del settore radioamatoriale come CQ elettronica. Dal 2003 è nello staff tecnico della rivista Costruire HI-FI e collabora esclusivamente con la casa editrice BLU PRESS e con la rivista Fedeltà del Suono.
Famosa per gli audiofili, la sua filosofia di pensiero esposta già negli anni 70 in articoli pubblicati sulla rivista CQ elettronica, riguardante l'utilizzo eccessivo del fattore di controreazione in alcuni amplificatori (specialmente di scuola nipponica) per mascherare l'effettivo tasso di distorsione.[senza fonte]I suoi articoli didattici, ma dettagliati vennero pubblicati su diverser riviste di hi-fi sin dai primi anni '70. Per dimostrare la concretezza delle sue teorie, gli articoli erano corredati da numerose misure e foto di forme d'onda all'oscilloscopio.
Il tasso innovativo dei suoi articoli era dovuto al fatto che sottolineava aspetti generalmente trascurati, quali per esempio la distorsione introdotta dall'energia restituita dall'altoparlante verso l'amplificatore; per fare ciò Aloia costruì uno specifico amplificatore che iniettava un segnale all'uscita dell'amplificatore in prova per verificarne l'immunità.
Altri aspetti che Aloia faceva notare erano: la necessaria capacità dell'alimentatore di erogare corrente rapidamente, il fatto che il circuito alimentatore influisce sul suono, poiché tipicamente l'altoparlante, la cella di filtro e spianamento della corrente alternata e iltrasformatore si trovano nella stessa Maglia_(elettrotecnica) di corrente, l'influenza sul suono dei condensatori per effetti quali l'assorbimento dielettrico, pertanto, convinto sostenitore dell'alimentazione induttiva per amplificatori con alte prestazioni.
I suoi articoli sono spesso provocatori: non manca di fare notare, motivandole, carenze di altri costruttori o di altre filosofie di progetto, di contro li elogia quando sviluppano ottimi prodotti.Ha reputazione di essere molto disponibile nel discutere con altri progettisti, o con semplici hobbysti alle prime armi, non disdegna la buona cucina.[senza fonte]
« Ultima modifica: 25 Gennaio 2014, 09:01:36 da Renato Giussani »
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)

Offline Renato Giussani

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Re:Bartolomeo Aloia
« Risposta #1 il: 25 Gennaio 2014, 09:07:03 »
La frase seguente:


"...l'utilizzo eccessivo del fattore di controreazione in alcuni amplificatori (specialmente di scuola nipponica) per mascherare l'effettivo tasso di distorsione
..."

E' tecnicamente priva di senso, dato che il feedback negativo, come sanno bene tutti gli ingegneri elettronici non "maschera" proprio nulla, dato che casomai la distorsione la riduce davvero.


Quanto poi all'effettiva importanza della Tritim qualcuno dovrebbe cercare di far capire, a chi ancora la considera, che il fatto che un suo valore elevato possa influire sulla qualità della riproduzione dei segnali audio è una presa in giro bella e buona. Chiedere anche a Maurizio Jacchia, please...  :D


Ed ora qualcun altro, tralasciando il resto, dovrebbe spiegarmi cosa ha fatto Bart più di me per meritare di essere presente su Wiki con una presentazione tecnicamente fuorviante.
« Ultima modifica: 25 Gennaio 2014, 09:09:37 da Renato Giussani »
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)