ESB 7/06 e dintorni

ESB 7/06
ESB 7/06

Stimabile Ing.voglio innanzitutto manifestarti la stima che nutro nei tuoi confronti per il contributo che i tuoi lavori hanno dato e danno tuttora alla causa e a noi appassionati di alta fedeltà. Sono uno dei tanti che ha da ragazzino la scimmia, ora piccola piccola come le minicasse, dell’hifi sulla spalla; ho realizzato i primi kit di autocostruzione (che ancora posseggo) di diffusori progettati da Giancarlo Gandolfi ispirati al tuo DSR pubblicati su Suono nei primi anni ’80, ho avuto nel tempo diversi impianti, ho vissuto da fuori le varie mode susseguitesi nel tempo e vivo tuttora con grande rammarico l’involuzione che l’alta fedeltà ha avuto nel nostro paese. Qualche tempo fa ho maturato la convinzione che l’ultima hi-fi “buona” che aveva un senso è stata prodotta negli anni 80/90, anni in cui l’ho amata di più ed ho voluto comporre un “nuovo” impianto ma con componenti che tassativamente avessero almeno tre lustri di vita sulle spalle (eccetto che per la sorgente) ho così acquistato un pre e un finale Mc Intosh dei primi anni 90 una coppia di monitor JBL fine anni ’80 e poi il sogno di quando ero “piccolo”: una coppia di ESB 7/06 II nella versione coi controlli di tono e qui vengo alla mia fisima/domanda:
dopo averle ricablate con un cavo da 2,5 mm Supra, aver sostituito le UMA 51 con due nuove di pacca e ribordato il Ciare 3808, ho un dubbio sul medio-basso: quello montato sui diffusori ha un foam nero e apparentemente trattato in superficie in quanto si presenta con una patina lucida ben visibile mentre il foam Ciare in produzione è grigio e non presenta trattamenti di sorta, prima di far effettuare la ribordatura vorrei sapere se ritieni possano esserci diversità di resa acustica con il nuovo foam (il foam attuale comunque non è sgretolato ma un po’ “allentato”). Ingegnere scusami per il tu ma che vuoi farci ti ho letto tante volte che per me sei di casa,
saluti da un tuo supporter

Daniele Betti (Roma)


Caro Betti, la prima cosa che mi è saltata all’occhio è quel “…7/06 II nella versione con controlli di tono…”. Sinceramente non ne conoscevo l’esistenza. In cosa differiscono quindi dalla prima serie…?
La seconda cosa che ho trovato strana è che tu abbia sentito la necessità di ricablare le casse. Operazione del tutto inutile, a parer mio, che se avesse qualche effetto udibile (cosa di cui dubito altamente) non sarebbe altro che nella direzione di far suonare le casse in modo diverso da quelle che avevo approvato io e che erano piaciute anche a Dough Sax così com’erano. Ma tant’è… I guasti delle ideologie pseudo-magico/tecniche di questo nuovo millennio non finiranno mai di propagarsi a scapito perfino di quelli come te che apprezzano maggiormente le cose del passato…

Ciò detto, vorrei rassicurarti circa la sospensione del mid-basso. Quell’altoparlante ha dietro un volume enorme, che gli consentirebbe di emettere bene anche i 50 Hz, ma di fatto è usato solo dai 650 in su. Cosa che non richiede nessuna particolare caratteristica alla sospensione tranne che di non essere metallica. Infatti le sospensioni dei mid-bassi delle mie 7/06 sono beatamente forate in più punti (con fori grandini da invecchiamento…) e le casse, come pure le mie orecchie ed anche la Clio, non si lamentano minimamente… E a questo punto direi: ma chi te lo fa fare di sottoporre i tuoi altoparlanti ad uno stress inutile cambiandole. Sarebbe necessario solo se gracchiassero a causa di un notevole fuoricentro. Altrimenti, lasciarli in pace è la cosa migliore…

Sperando che le UMA nuove abbiano esattamente la stessa sensibilità di quelle originali (cosa di cui si potrebbe facilmente dubitare, ma speriamo di no naturalmente), ti auguro sinceramente ottimi ascolti!

Facci sapere…